Ma noi ricostruiremo. La Milano bombardata del 1943 nell'Archivio Publifoto Intesa Sanpaolo, Gallerie d'Italia (Milano)
https://dati-asisp.intesasanpaolo.com/lod/resource/CulturalEvent/IT-PF-MST001-000009 <http://dati.beniculturali.it/cis/CulturalEvent>
Nel mese di agosto del 1943, nei giorni intorno a Ferragosto, i bombardamenti alleati fecero precipitare Milano nell'incubo e la ridussero in macerie. Quattromila tonnellate di bombe colpirono 15mila edifici, distrussero il tessuto industriale e non risparmiarono luoghi simbolici come il Teatro alla Scala, il Duomo, Sant'Ambrogio e Santa Maria delle Grazie. Ma la città non si arrese e la documentazione originale dell'Archivio Publifoto, circa 3300 immagini scattate in quelle settimane, dimostra la forza di resilienza di Milano. In mostra, alle quasi 70 fotografie selezionate nell'Archivio sono contrapposte immagini del presente, scattate da Daniele Ratti durante il lockdown di marzo-aprile 2020: il confronto ci accompagna nella riscoperta della determinazione che ha portato alla rinascita, per credere che anche oggi la città può e deve ripartire. Le parole di Antonio Greppi, primo sindaco di Milano dopo la Liberazione, sono il manifesto più bello e commovente di questa tenace speranza: "Molto si è distrutto, ma noi tutto ricostruiremo con pazienza e con la più fiduciosa volontà".
Ma noi ricostruiremo. La Milano bombardata del 1943 nell'Archivio Publifoto Intesa Sanpaolo, Gallerie d'Italia (Milano)
Milano
Ma noi ricostruiremo. La Milano bombardata del 1943 nell'Archivio Publifoto Intesa Sanpaolo
mostra temporanea
20201009-20201122
Ma noi ricostruiremo : 1943-20 : la Milano bombardata dal 1943 nell'Archivio Publifoto Intesa Sanpaolo / a cura di Mario Calabresi, Intesa Sanpaolo, 2020
Sito internet: https://www.gallerieditalia.com/it/milano/ma-noi-ricostruiremo/ (consultato 11/02/2022)
Nel mese di agosto del 1943, nei giorni intorno a Ferragosto, i bombardamenti alleati fecero precipitare Milano nell'incubo e la ridussero in macerie. Quattromila tonnellate di bombe colpirono 15mila edifici, distrussero il tessuto industriale e non risparmiarono luoghi simbolici come il Teatro alla Scala, il Duomo, Sant'Ambrogio e Santa Maria delle Grazie. Ma la città non si arrese e la documentazione originale dell'Archivio Publifoto, circa 3300 immagini scattate in quelle settimane, dimostra la forza di resilienza di Milano. In mostra, alle quasi 70 fotografie selezionate nell'Archivio sono contrapposte immagini del presente, scattate da Daniele Ratti durante il lockdown di marzo-aprile 2020: il confronto ci accompagna nella riscoperta della determinazione che ha portato alla rinascita, per credere che anche oggi la città può e deve ripartire. Le parole di Antonio Greppi, primo sindaco di Milano dopo la Liberazione, sono il manifesto più bello e commovente di questa tenace speranza: "Molto si è distrutto, ma noi tutto ricostruiremo con pazienza e con la più fiduciosa volontà".
Presenti nell'allestimento immagini vintage e ristampe oltre a scatti a colori di Daniele Ratti; tutte le stampe prodotte conservate presso Archivio Publifoto di Milano, Bisceglie.
Gallerie d'Italia, 09/10/2020 - 22/11/2020