Attività U.D.I. [Unione Donne Italiane] provinciale: giornale murale, distribuzione latte alle mamme, propaganda tra le operaie della Pirelli, camicie nere trasformate in grembiulini per gli scolaretti (negativo - servizio fotografico), Publifoto; (15 settembre 1945)
https://dati-asisp.intesasanpaolo.com/lod/resource/PhotographicHeritage/IT-PF-FT001-008484 <https://w3id.org/arco/ontology/arco/PhotographicHeritage>
I Gruppi di difesa della donna nascono a novembre del 1943 dopo una riunione a Milano delle comuniste Rina Picolato, Giovanna Barcellona e Lina Fibbi, dell'azionista Ada Gobetti e della socialista Lina Merlin con l'intento di costruire un'associazione di donne che assista i combattenti per la libertà e sia aperta a tutte le donne intenzionate a lottare per la loro emancipazione, indipendentemente dalla propria fede religiosa o politica. Dopo qualche tempo si aggiungono alle prime anche le donne della Democrazia cristiana e l'associazione viene riconosciuta dal CLN. I GDD si diffondono in poco tempo nel Nord Italia occupato dai tedeschi, svolgendo attività di sostegno alla comunità per il procacciamento di cibo, anche attraverso gli assalti ai forni e ai convogli alimentari, e il rispetto delle spoglie dei morti, ma anche lotta partigiana vera e propria. Le donne dei GDD si occupano di fare informazione e contropropaganda all'attività del regime, fungono da collegamento con i gruppi partigiani trasportando ordini, stampa clandestina, armi e munizioni, compiono azioni di sabotaggio delle industrie e partecipano direttamente alla lotta armata. I GDD hanno un loro organo di stampa "Noi Donne" che viene pubblicato dall'aprile del 1944 e che prosegue dopo la guerra, nell'ottobre 1945 i GDD si sciolgono andando a costituire l'Unione Donne Italiane.